venerdì 1 settembre 2023

La bicicletta di Kat

 


La bicicletta che vedete in foto mi fu regalata da mio padre quando avevo undici anni e stavo per iniziare la scuola media.

Mi raccontò di essere stato nel migliore negozio della città dove, dopo essersi ben guardato intorno, scelse proprio questa Legnano azzurra. Il negoziante, forse vedendo il suo abbigliamento modesto, gli disse che quella era la bicicletta più bella e costosa del negozio e, forse, avrebbe potuto sceglierne un’altra più economica, tanto più per una ragazzina. Mio padre era un gran risparmiatore, molto accorto nelle spese, ma quando decideva finalmente di acquistare qualcosa, voleva che fosse di un certo pregio, pertanto disse al negoziante che voleva proprio quella e non gli importava quanto costasse.

Così mi portò a casa la Legnano, che andò ad aggiungersi alle altre due biciclette di famiglia. Quelli non erano i tempi in cui i genitori accompagnavano in macchina i figli a scuola. I figli si arrangiavano, a piedi o in bicicletta.

Per di più, noi non avevamo proprio la macchina. Papà asseriva di non averne bisogno e che l’auto l’avrebbe acquistata per me quando avessi compiuto diciotto anni. Lui andava al lavoro in bicicletta, mia madre faceva altrettanto per fare la spesa e io pedalavo per andare a scuola. Mi sembra ancora di vedere mia madre arrivare ogni giorno, con la spesa nel cestino, accolta dal gatto che le correva incontro aspettando qualche boccone buono che, puntualmente, arrivava. Non c’erano pioggia o vento che ci fermassero. Solo con la neve andavamo a piedi. Eppure stavamo tutti bene. Mai un’influenza! A diciott’anni compiuti, puntuale alla promessa, arrivò la mia prima Cinquecento e, da quel momento, fui io a portare a spasso mamma e papà.

La bicicletta rimase in garage per un po’ di anni, poi il traffico aumentò e diventò nuovamente comodo usarla per spostarsi in città, soprattutto nei periodi affollati come fiere e manifestazioni varie.

Sono passati almeno cinquant’anni, ma la vecchia Legnano fa ancora il suo dovere. La uso soprattutto nei giorni di mercato, quando è difficilissimo trovare un parcheggio, e pedalerò sicuramente tra una quindicina di giorni quando la nostra città ospiterà Cheese, una manifestazione internazionale che presenta formaggi e loro derivati da tutte le parti del mondo. Usare la macchina sarà impossibile, ma la bicicletta riuscirà ad infilarsi dappertutto e, con i miei due cestini, potrò anche portare a casa comodamente eventuali acquisti.

Insomma, papà aveva visto lontano ed io sono molto affezionata alla Legnano, perché mi ricorda lui, il suo amore e la sua premura per me.

E vai con le pedalate!


12 commenti:

  1. Bellissima bici, brava che l'hai trattata davvero bene. Da fidanzato ho comprato a mia moglie una bianchi usata con freni a bacchetta. È senz'altro più vecchia di noi, pensa che ha le ruote un po' più piccole dello standard e i copertoni li trovo solo in un negozio della città che se li fa venire apposta da Milano. Richiede un bel po' di manutenzione, ma è davvero bellissima. Bellissima e fascinosa.
    Per cui non posso che dire:bravo papà

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    1. Anche la mia ha le ruote un po' più piccole del normale, perlomeno di quello che si usava a quei tempi. Era una bici all'avanguardia! Non so se le biciclette di oggi potranno resistere al tempo come le nostre Bianchi e Legnano!

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  2. Da noi la bici è proibitivo averla dopo una certa età le salite sono piuttosto ripide e le discese non sono quelle volate che uno può pensare, ma spesso si va a diritto aiie curve.
    La mia prima bici ha 12 anni con quella si faceva il giro dei tre paesi ma sfortunatamente parcheggiata appoggiata a muro c'è passato sopra un camion per cui sono rimasto per un anno senza bici.
    Mi consolo però a 14 anni mi hanno preso il mio primo 48 un Motobi e da allora non ho mai smesso di avere una motociclista dolori alle ginocchia permettendo.

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    1. Eh! Io ho la fortuna di aver sempre abitato in pianura! C'è un po' di salita verso la parte alta della città, e quella la percorro a piedi, ma per andare in centro il terreno è tutto in piano, adattissimo per andarci in bici! Tu invece hai tante salite nel tuo paese, e allora è molto più indicata la motocicletta! Per i vari luoghi bisogna adattarsi. Buona settimana!

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  3. Aggiungo che oltre ad essere giustamente per te un carissimo ricordo, è anche una signora bicicletta.

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    1. In effetti possiamo dire che sa ancora portare bene i suoi anni!

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  4. Bel post. Mi sono commossa!

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    1. Sì: ricordi di adolescenza, dei genitori, di un bel gesto di mio padre, persino del gatto! Sereno giorno anche a te!

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  6. Che bella storia, questa! Ci insegna tre cose:
    Primo: Gli oggetti dati con il cuore e tenuti con il giusto riguardo durano a lungo.
    Secondo: Quello ottenuto con fatica acquista un maggior valore.
    Terzo: Tutto quello che oggi ci sembra indispensabile spesso non lo è.

    Usare la bici, almeno quando ci si sposta in città, è più salutare, sostenibile e divertente dell'usare la macchina.

    Brava Katherine! :-)

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    1. Grazie mille! Sei riuscito a trarre tre insegnamenti dal mio racconto! In effetti è proprio così.

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