Il momento è molto difficile e sembra
proprio che la soluzione di questa crisi economico-poltica che ci attanaglia
sia ancora molto, molto lontana.
Forse, però, qualche piccolo lato
positivo si può ancora trovare in questo periodo così drammatico, ad esempio, la riscoperta della condivisione e la
riduzione dell'individualismo.
Ieri, per la prima volta nella mia
storia scolastica, sono stata invitata ad una pizza organizzata da una classe
prima: tra alunni, genitori ed insegnanti eravamo circa una settantina. Di solito, queste cene conviviali si
realizzano alla fine dell'anno scolastico e, da un bel po' di anni a questa
parte, solo tra ragazzi, senza docenti e genitori. Ieri sera abbiamo quasi totalmente riempito
una pizzeria: i ragazzi avevano il loro tavolo, noi insegnanti eravamo
miscelati tra i genitori, compreso il docente d'italiano, amatissimo dai
ragazzi perché molto giovane e moderno, che si è ben inserito tra i papà
fumatori, uscendo spesso con loro a fumare e conversare. Dopo anni in cui i genitori non si conoscevano
in pratica tra loro, nemmeno alla fine della terza media, ecco questa
improvvisa volontà di socializzare, fin dal primo anno, scambiarsi gli auguri
di Natale e condividere la "pizza a metri" che era stata prenotata
per un gruppo così numeroso.
Mio marito, a sua volta, durante le
passeggiate con il nostro cagnolino, è finito in un giardino arroccato su un
cocuzzolo ( noi lo chiamiamo "il giardino della Rocca) dove ha incontrato
un gruppetto molto affiatato di padroni con i loro cani, che fanno a turno per
tenere pulito il giardino e si incontrano regolarmente per far socializzare i
loro animaletti, facendo amicizia a loro volta.
Ogni giorno c'è qualcuno che
condivide qualcosa: chi porta l'acqua e le ciotole per bere, chi le crocchette,
chi gli ossi. Mio marito allora ha portato vecchie palline da tennis per tutti,
con grande felicità dei cagnolini. Ieri poi è tornato a casa veramente stupito:
mi ha raccontato di un uomo arrivato nel giardino con due grossi sacchi pieni
di regali per tutti. Ieri era, infatti, Santa Lucia e, secondo l'uomo, agli
animaletti spettavano regali come a Natale. Al nostro Terry, che ha il pelo
lungo, è toccata una bella spazzola per pettinarlo mentre, per tutti gli altri,
c'erano pupazzi vari da masticare.
Mio marito era veramente allibito: un Babbo
Natale per cani? Non l'avrebbe mai immaginato!
Ora si sta già parlando di una
"merenda" da giardino, da consumare tutti insieme accanto ai propri
cagnolini.
Gli ho chiesto di scattare qualche
fotografia. Purtroppo il suo cellulare non è granché e non è in grado di
regolarsi sul movimento, comunque, se pur sfocate, (così si rispetta anche la privacy!) le immagini rendono l'idea.
Ecco il nostro Terry in primo piano che corre felice verso un cagnolino bianco e nero! |
Insomma, la gente sta cercando il
modo di stare piacevolmente insieme con poca spesa e, tutto sommato, tornare al
dialogo dimenticando, per qualche istante, i problemi della vita quotidiana non
può fare che bene.
Ciao Katherine, che bello il gruppo di cani e padroni che giocano insieme…e penso che vedere genitori e insegnanti socializzare per un fine comune non possa fare che bene ai ragazzi!!
RispondiEliminaSperiamo che la voglia di stare insieme e di condividere superi quella di rinchiudersi nel proprio bozzolo…almeno la "crisi" avrà portato qualcosa di positivo!!
Buona domenica
Carmen
Ciao Katherine, bellissimo il tuo post, e fa anche riflettere molto.
RispondiEliminaHo notato anch'io che stanno nascendo nuovi modi, sicuramente più spontanei e autentici , di stare insieme.
Ne parlavo l'altro giorno con un'amica, certo la crisi sta picchiando duro e sta facendo molto male a tutti ma questo è sicuramente un suo lato positivo: imparare di nuovo a stare insieme con poco, godere delle piccole cose che abbiamo, non pretendere l'impossibile e tornare a conoscersi e a condividere dei momenti di vita per il puro e semplice piacere di farlo.
Un abbraccio a te e una coccola gigante a quel simpaticone di Terry.
Antonella
Non può che essere molto bello tutto questo...
RispondiEliminaCi voleva la crisi per costringere le persone a guardarsi un po' più "dentro" e così facendo a "guardare", finalmente , gli altri.
RispondiEliminaIo non posso che esserne contenta, ho fatto dell'ascolto degli altri e della lettura di me stessa il mio cammino.
Forse sta cambiando davvero questa società italiana, che negli ultimi 30 ha smarrito la sua maggiore virtù: la solidarietà.
Bel post, Kathe, davvero bel post! :)
Che bellissima cosa ritrovarsi insieme a gioire coi propri cani, le foto sono bellissime, ci si sente la gioia.
RispondiEliminaDi fronte a tanta vanità e falsità che ci braccano tutt'intorno, fa bene al cuore una testimonianza così, di persone semplici e veree.
Bellissimo post.
Condividere rende più dolce la nostra sopravvivenza durissima in questi giorni bui. Stare insieme e mettere in comune, dà calore...e speranza.
RispondiEliminaUn abbraccio cara Kat.