lunedì 29 aprile 2019

Ciao mamma!

Esattamente cinque anni fa, il 29 aprile 2014, mia madre se ne andava da questa Terra. Si potrebbe dire che solo il suo corpo mi avesse abbandonata, visto che erano ormai otto anni che non conosceva più nessuno e non sapeva nemmeno di essere viva e con un corpo perfettamente funzionante. Io vivevo quindi da anni vicina a lei fisicamente, ma lontanissima dalla sua mente e dai suoi ricordi. Io per lei non ero nessuno, niente aveva più significato. Il medico mi aveva detto spesso che ormai era solo “una scatola vuota” . L’avevo persa già da otto anni .
Eppure, fino ad un anno prima, qualche parola era ancora in grado di dirla in modo appropriato e una parola, in particolare, era “Grazie”. 
Uno psichiatra che la visitò mi disse che le doveva esserle stata impartita un’ottima educazione, che era rimasta nel suo IO nonostante la malattia e il suo completo smarrimento. I miei nonni, gente semplice di campagna, avevano saputo inculcare in lei un’educazione che andava oltre ogni limite.

Meditate, genitori di oggi. La buona educazione non si dimentica più, persino quando non se ne è coscienti.
In questi anni l’ho sognata spesso, ma sempre come negli ultimi tempi in cui mi combinava un sacco di guai e mi dava tante preoccupazioni. Inconsciamente credo di essermi sentita tradita da quella mamma che mi aveva tanto amata e poi dimenticata, obbligandomi a vivere otto anni con una persona nuova con cui era impossibile ogni forma di comunicazione. Non riuscivo a perdonarglielo, pur sapendo che non era colpa sua. 
Ultimamente però sto cominciando a sognarla com’era: laboriosa, vivace, affettuosa … Il tempo è una buona medicina e sa rendere i dolori più lievi, anche se le cicatrici restano indelebili.

Ciao mamma, ovunque tu sia, riposa in pace!

8 commenti:

  1. Spero che sognerai di abbracciarla.
    E sarà lì che vi ricongiungerete davvero.
    Un abbraccio

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  2. Non sono ancora arrivata a quel punto ma chissà, magari una notte succederà e faremo pace!
    Abbraccio ricambiato!

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  3. Ti capisco...succede anche a me
    che bel post...un abbraccio!!!

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  4. Quanta dolcezza... oltre l'amarezza della malattia è questo che si percepisce nel tuo ricordo.
    Un abbraccio.

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    1. Sì, dolcezza e amarezza. Amare tanto una persona e non poterglielo far capire in nessun modo...essere vicinissimi fisicamente e lontani anni luce con la mente...è stato molto difficile e doloroso!

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  5. La lunga amicizia che ci ha fatto conoscere proprio attraverso i nostri blog mi ha reso partecipe di questo doloroso progredire della malattia di tua mamma e Sono lieta che da quella ormai 'scatola vuota' esca la sua vera essenza.

    Abbraccio te e mando il mio saluto alla tua mamma❤��

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