lunedì 17 settembre 2012

MARCIA INDIETRO


Oggi, finalmente, mio marito ed io siamo usciti insieme e non uno alla volta come al solito. Mio figlio è tornato ieri sera dall'Irlanda, dove ha seguito un corso d'Inglese, pertanto oggi si è offerto di badare alla nonna e di lasciarci un po' di tempo libero.

Belfast -Irlanda
 Abbiamo condotto con noi anche il nostro cagnolino Terry che, preso dall'emozione, ha "segnato il territorio" ben quaranta volte ( le ho contate). Tutti i vasi di fiori, i muretti, i tronchi delle piante erano suoi. Come si fa, dico io, a fare pipì quaranta volte in due ore? Mistero canino!


Durante la passeggiata abbiamo incontrato una coppia di colleghi ora in pensione. Ci hanno raccontato di aver viaggiato per mezza Italia durante l'estate e di aver "toccato con mano" la crisi. Ovunque hanno visto ristoranti  e bar vuoti, mentre le spiagge libere brulicavano di bagnanti come formiche sul burro, forniti di borse termiche e quintali di casalinghi panini.
Alla mia domanda sulla sistemazione dei figlioli, mi hanno raccontato che la figlia sta lavorando con contratto a termine, come succede a tutti i giovani di oggi, mentre il figlio, laureato, si è messo in proprio a riparare elettrodomestici. Con la crisi, la gente non sostituisce più televisori, lavatrici e affini, ma cerca di farli riparare e nel settore c'è moltissimo lavoro, tanto che il ragazzo avrebbe bisogno di un aiutante, ma non riesce a trovarne uno.

Al proposito, mi viene in mente la visita di ieri da parte di un falegname che è venuto a farmi una riparazione in cucina. Mi ha detto di avere moltissimo lavoro, soprattutto con il restauro, tanto da non sapere più dove sbattere la testa. "Sa, al giorno d'oggi la gente non ha più denaro per cambiare i mobili, soprattutto quelli della cucina, allora chiama me, che glieli vernicio laccati e glieli faccio tornare nuovi"

Ecco, ora sappiamo quali sono le attività lavorative che ancora funzionano oggigiorno: le piccole riparazioni e il restauro.
Il problema è che non è per niente facile improvvisarsi riparatore o restauratore. Io, per esempio, non saprei proprio da quale parte cominciare e immagino che i nostri giovani, pur con fior di diplomi e lauree, non se sappiano tanto di più. 

Per contro, sento al telegiornale la notizia di un ragazzo dalla zona di Padova, molto promettente, che vorrebbe diventare ingegnere, ma che deve lasciare gli studi superiori perché i genitori, che hanno entrambi perso il lavoro, non possono più mantenerlo. Per fortuna, il sindaco del paese organizza una colletta che, andata a buon fine, gli consentirà di comprare i libri e tornare a scuola. Lo stesso sindaco afferma che, ormai, studiare sta diventando un lusso per ricchi.

I tempi cambiano, ma non in meglio. Purtroppo,  stiamo tornando indietro.

19 commenti:

  1. Se l'effetto della crisi fosse davvero quello di convincerci a consumare di meno e a riciclare di più, sarebbe tutto sommato un risvolto quasi positivo... ma ci credo poco, visto l'andazzo; forse nei paesi di provincia è diverso, ma qui non ne trovi uno che ti ripari un elettrodomestico vecchio; o ti dice che non vale la pena e di buttarlo via, o al massimo smonta un pezzo, lo manda alla casa e dopo un mese ti dice che non è più disponibile...
    Bacioni, tuo
    Cosimo

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    1. Beh, pensavo anch'io che fosse così e che non valesse la pena di far riparare gli elettrodomestici, ma evidentemente mi sbagliavo, visto che il giovanotto in questione sembra avere un sacco di lavoro!Forse i tempi stanno veramente cambiando e tornando come quelli di una volta!

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  2. Un vero evento. Probabilmente ne avrà parlato anche il TG Regione della vostra uscita!!!

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    1. Ahahahah! In effetti usciamo proprio poco e, soprattutto in coppia. Siamo "separati fuori" come ho detto nel post precedente!

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  3. Dalle mie parti ho visto ristoranti e bar pieni, e mi sono fatta la domanda la contrario...cioè, c'è crisi? Molto dipende dai locali. Quelli che si sono rinnovati ed hanno contenuto o ridotto i prezzi con nuove iniziative hanno avuto comunque clientela.

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  4. Sì, ho visto anch'io bar e ristoranti pieni nelle località di villeggiatura...ma, fino a qualche anno fa, erano TUTTI pieni, ora solo più qualcuno!
    In quanto alla crisi me lo sono domandato anch'io, ma penso dipenda tutto dal lavoro. Chi ce l'ha non trova nulla di diverso da prima, ma chi l'ha perso e non ne trova un altro, si trova sicuramente in grosse difficoltà. E' finita l'era del lavoro a tempo indeterminato, che garantiva una certa sicurezza e la possibilità di ottenere mutui per costruire la casa o avviare attività. Chi è precario la crisi la sente eccome!

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  5. L'altro giorno ho discusso con un amico proprio sui ristoranti mezzi vuoti. Lui che è benestante e ci va spesso sostiene che sono sempre pieni...
    Sai, l'egoismo mette i paraocchi anche alle prsone intelligenti.
    :-)

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    1. Diciamo che i posti frequentati da chi sta molto bene economicamente non risentono affatto della crisi. Chi ha un buon lavoro e una buona posisizione economica non si accorge di nulla. Se ne accorge chi perde il lavoro e deve fare i salti mortali per fare la spesa, tanto che una giornata al mare val bene un po' di panini fatti in casa piuttosto che un ristorante di lusso.

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  6. È vero, "la crisi" è tangibile, purtroppo, anch'io sfrutto al massimo il computer di alcuni anni fa, ho anche un portatile con XP e troppo mi pare. Quello che ci vuole si deve pur comprare, ma il mio falegname mi ha riparato egregiamente i mobili della cucina e anche lui ha detto di avere tanto lavoro, lo credo bene.
    I miei nipoti entrambi laureati lei in pittura e lui in biologia molecolare, sono senza un lavoro. Lui vincitore di concorso, con un master e un articolo che sta per apparire su una rivista scientifica internazionale in America, ha lavorato pulendo le gabbie delle cavie e ammazzando topini. Poi ha scoperto un modo di accelerare tramite il computer delle analisi di batteri e ha inventato un programma, ciò è l'argomento dell'articolo che fra poco apparirà e del quale conto di dire qualcosina sul mio blog. Per adesso sono a bocca aperta e non conosco ancora bene l'argomento. L'altro ieri ha avuto un colloquio con una suora del Sacro cuore per insegnare matematica ai ragazzini delle scuole medie, è stato scartato perché gli hanno preferito uno disposto a lavorare gratis. Ecco.
    Ha un'intelligenza da fare rabbrividire e noi lo perderemo, vuole andare in Canada.
    Né io gli posso dire di restare in questa schifezza di Sicilia o Italia o luogo indefinibile che amo ed odio.



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    1. Già...oggi gli unici lavori disponibili per chi ha studiato sono i call center, dove si è costretti a rompere le scatole alla gente e a farsi mandare al diavolo almeno una volta al giorno.Non abbiamo più alcun esempio da portare ai giovani. Non possiamo più dire che lo studio e l'impegno pagano.Oggi pagano la furbizia e la faccia tosta.

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  7. Ciao, io noto la presenza della Crisi osservando i carrelli al supermercato. Una volta vedevi alle cassa questa fila di persone con carrelli stracolmi di ogni genere di prodotto, che se te ne capitavano davanti 2 o 3 tre correvi il rischio di fare notte lì, ogni settimana sembrava che in tutte le famiglie si cucinasse il cenone di capo d'anno. Adesso alle casse non ci sono mai lunghe attese i carrelli se li osservi bene hanno a mala pena il fondo coperto ma il più delle volte ci sono solo 3 o 4 cose che navigano nel nulla e tutte della marca del supermercato evidentemente perchè costa meno. Di contro la scorsa settimana cercavamo qualcuno che aiutasse mio marito in un lavoro' ovviamente retribuendo la persona in modo adeguato, e non siamo riusciti a trovare nessuno...era un lavoro troppo pesante e poi c'era il rischio di dover lavorare sabato mattina!
    Ciao buona giornata,
    Antonella

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    1. Ci sono sicuramente incongruenze...c'è chi farebbe i salti mortali per un qualsiasi lavoro e non lo trova e chi invece getta via una buona occasione solo perchè non sa accontentarsi. Peròè vero che la gente comincia a non comprare più il superfluo e a pensare bene due volte prima di mettere qualcosa nel carrello della spesa. Il fatto che la gente stia diventando parsimoniosa non è positivo, perchè senza la domanda, anche l'offerta ne subirà le conseguenze con un calo di produzione e quindi anche di occupazione.

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    2. Anch'io penso che questo essere così parsimoniosi in questo frangente è più che negativo...si sta completamente fermando il mercato! Ciao, a presto

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  9. Beh, io sono una che la crisi la sente e la vede. Mi porto sempre il pranzo da casa, compro carne bianca e pesce solo ai figli, legumi, niente bibite o acqua etichettata; anche per i gatti sono passata a marche più basse sia per i croccantini che per la sabbia. Molto discount per i detersivi e scatolame, cercando di arrivare indenni a fine mese... E non ti dico quanto ho speso di libri(usati) per le scuole medie... mi vengono i brividi...

    Un abbraccio cara. Che dici, ne usciremo?






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    1. Sicuramente per chi vive con uno stipendio solo la vita è veramente difficile. Chissà, prima o poi ne usciremo da questa crisi, ma credo che prima dovremo toccare il fondo e sicuramente la vedremo brutta, brutta davveroQ!

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  10. Poveri noi. Ma i dotti tecnocrati del nostro Paese dove sono? Non servono le percentuali per realizzare lo stato generale di recessione. Anche intorno a Roma le spiagge ad agosto, di solito spopolate perchè e il mese di "vacanza" e dunque tutti in viaggio, erano sovraffollate e, come dici tu, sopratutto le spiagge pubbliche.
    I giovani? Ci sarebbe tanto bisogno di mano d'opera intellettuale, dai ricercatori, ai restauratori (lo stato vergognoso dei siti archeologici), e invece che fanno? Call center, dog sitter, o se ne vanno a lavare i piatti in Inghilterra perchè anche per lavare i piatti ti mettono in regola.
    Kathy, meglio che taccio. Grazie per il tuo post così semplicemente esaustivo.

    sheraunabbracciosettembrino

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  11. Già...adesso c'è la smania dell'Inghilterra. Tutti a lavare i piatti a Londra. I nostri giovani, che a casa raramente danno una mano nelle faccende di casa, corrono felici a lavare i piatti e a servire gli inglesi.
    Certo è che l'alternativa dei nostrani call center non è molto migliore. Poveri giovani...

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  12. Purtroppo non è un periodo facile e quasi tutti ne dobbiamo tener conto nella vita quotidiana... però non sentiamoci falliti, non è un tornare indietro ma cercare di affrontare meglio possibile una crisi in cui ci troviamo coinvolti. Tu ad esempio ci indichi due lavori che funzionano nella tua città, cerchiamo di guardare cosa si può fare, eliminare il superfluo, anche nell'alimentazione, ci aiuta ad essere più sani, quindi ben venga! Non tutto il male vien per nuocere! Non diamoci per vinti ma combattiamo con tutte le nostre armi...

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