Le vacanze sono proprio terminate. Ieri ha avuto luogo il
primo collegio docenti del nuovo anno, oggi ci sono state le riunioni per
dipartimenti, domani si seguirà il primo corso di aggiornamento …
Non ricordo un altro inizio d’anno come questo, sotto la
pioggia, con giacche, maglie e scarpe chiuse.
Non è solo il tempo però, già
uggioso ed autunnale, che ha reso gli animi tristi questa mattina. Ieri è
deceduto, in un terribile incidente stradale, il nostro ex preside, da sette
anni in pensione. Lo ricordo, insegnante, ad accompagnare una classe in gita con la mia quand’ero
studentessa, poi collega, infine preside. Un uomo d’altri tempi che, per hobby,
amava lavorare nell’orto e nella vigna, non disdegnando di sporcarsi le mani;
una persona amabile, disponibile, che si preoccupava degli alunni difficili e
che cercava di aiutarli a risolvere i loro grossi problemi. Specialista in
psicologia, è stato anche giudice di pace al tribunale dei minori.
Ora era un nonno strafelice, che si beava di accudire il suo nipotino di un anno e mezzo, sognando di accompagnarlo, all’età adeguata, nella sua vecchia scuola media a studiare uno strumento musicale. Era stato lui, più di vent’anni fa, a volere fortemente il nostro indirizzo musicale, con un’orchestra di ragazzi che ormai sta mietendo successi a livello locale e nazionale.
Ora era un nonno strafelice, che si beava di accudire il suo nipotino di un anno e mezzo, sognando di accompagnarlo, all’età adeguata, nella sua vecchia scuola media a studiare uno strumento musicale. Era stato lui, più di vent’anni fa, a volere fortemente il nostro indirizzo musicale, con un’orchestra di ragazzi che ormai sta mietendo successi a livello locale e nazionale.
Fotografia tratta dal web e non riferibile all'incidente in questione |
Stamattina eravamo annichiliti e tutti riflettevamo sul
destino e su come possa essere facile passare dalla vita alla morte in un
attimo. Una moglie saluta il marito che sta andando a controllare la casa della
figlia in vacanza e, poco dopo, si ritrova a preparare i suoi vestiti per l’ultimo
viaggio.
A, una delle collaboratrici scolastiche ( oggi non si
chiamano più “bidelle”), rifletteva sul fatto che sia proprio inutile prendersela
tanto quando le cose non vanno bene, litigare con le colleghe per stupidaggini,
togliere la parola a qualcuno perché ci si sente offesi… La vita è breve, può cambiare
completamente da un momento all’altro e possono accadere fatti veramente gravi,
di fronte ai quali le piccole beghe quotidiane sono ben poca cosa. Subito dopo, però,
ha iniziato a lamentarsi di qualcuno che, secondo lei, non la comprende e non
si interessa ai suoi problemi. Mi sa che dovrà passare ancora un po’ di tempo
prima che A riesca a prendere la vita con filosofia! ;)
Questo inizio d’anno scolastico ha seguito la scia di quello
precedente quando, proprio come ora, ci siamo sentiti la morte nel cuore per la
prematura e tragica scomparsa di una
ragazza di ventisette anni, figlia di una collega. Insomma, da due anni a
questa parte, peggio di così non potremmo cominciare.
Ci aspettano anche tanti casi difficili: ragazzi con
problemi relazionali, comportamentali, fisici, psichici… Gli insegnanti di
sostegno sono stati ridotti, non c’è liquidità per pagare le supplenze, ci
saranno sicuramente molti stranieri da alfabetizzare…
Per fortuna c’è P, una collega che ha veramente tanti e seri
problemi di salute, che avrebbe ben motivo di lamentarsi giorno e notte e che,
invece, è la persona più simpatica e gioviale che conosca. Si è avvicinata
zoppicando alla bidelleria, mentre la collaboratrice scolastica ed io stavamo
parlando.
“Chi va là? “ Ha chiesto A, che aveva la vista impedita
dalla mia presenza.
“Brigitte Bardot!”
Abbiamo sorriso e il peso sul cuore è diventato più leggero.
La vita va avanti. Ce la possiamo fare!
Che dirti, Kat? certo non è un bel modo di iniziare l'anno scolastico...
RispondiEliminaIl ritratto che fai del tuo ex preside è, come sempre, vivace e accattivante. È sempre un piacere leggerti, anche quando racconti cose tristi.
Un bacione, tuo
Cosimo
Cosimo, sono contenta che tu mi legga volentieri. Il mio preside era un'ottima persona ed è facile farne un bel ritratto, basta dire la verità.Purtroppo sono due anni che iniziamo l'anno tra i lutti e sappiamo che presto potrebbe essercene un altro. La vita può veramente essere molto dura!
EliminaE' facile trincerarsi dietro a luoghi comuni, perché il più grande e vero è che per quanto dolorosa possa essere, la vita continua.
RispondiEliminaCerto il dolore resterà ancora nel nostro cuore, ma dovrà essere spazzato dai ricordi, dall'esempio e dalle parole di chi ci ha lasciato, pensando a loro spesso, onoreremo con il nostro operato la loro memoria.
Un abbraccio e auguri! Renata
Ho proposto alla famiglia di scrivere una breve biografia, corredata da foto, per inserirla sul sito della scuola. Ora stanno leggendo i commenti dei giovani su facebook. E' un modo per sentirsi meno soli e per essere impegnati in modo positivo, lavorando al suo ricordo. Spero che questo possa essere loro di sollievo.
EliminaCiao, mi dispiace non è il modo migliore di iniziare l'anno. Queste cose ci danno la misura di quanto la nostra vita è precaria, pensiamo di avere sempre ancora tanto tempo davanti, per chiedere scusa, per perdonare, per vivere dei momenti particolari e invece nella più banale delle giornate ecco che di colpo la vita si capovolge. Alla fine io credo che il modo migliore per affrontare queste gravi perdite sia vivere il dolore fino in fondo, considero inutile cercare di addolcirlo, e poi in questo grande dolore iniziare a sorridere ricordando le cose positive della persona che ci ha lasciate, i momenti felici, il sorriso, l'insegnamento che bene o male tutti lasciamo. Ciao, u7n abbraccio.
RispondiEliminaAntonella
Sì, questa famiglia avrà tanti bei momenti da ricordare e anche noi, che abbiamo lavorato serenamente tanti anni accanto a lui. Ora siamo molto addolorati, ma sapere che è vissuto nella stima e nell'affetto di tante persone sarà a tutti di conforto.
EliminaTERMINO la tua lettura con un sorriso ma è davvero reale prendere visione di quanto le nostre giornate siano appese ad un filo... meglio non pensarci
RispondiEliminaSì, per fortuna la vita non è fatta solo di momenti tristi e anche in quelli peggiori una piccola luce può sempre accendersi per rischiararli. Meglio non pensare a quel che può succcedere nel futuro, ma vivere intensamente il presente, in modo da non avere rimpianti.
EliminaUn caro saluto... la vita è così purtroppo le tragedie accadono continuamente anche se noi non riusciamo ad accettarle e a darci pace. Ci tocca soffrire, ma l'umorismo e un po' di leggerezza, quando si può ci aiutano ad essere sereni e ad andare avanti.
RispondiEliminaE' proprio vero! Abbiamo tanto bisogno di un po' di leggerezza e umorismo. La vita è dura, ma un sorriso può dare sollievo nei momenti bui. UN ABBRACCIO!
EliminaCiao Katerine, quando hai voglia passa da me, hai un premio da ritirare.
RispondiEliminaCiao, Antonella
Grazie mille per aver pensato a me e per aver premiato questo blog. Passerò presto a ritirarlo!
EliminaLa mia piccola il 13 comincerà la 1° media: ha una paura terrificante e io peggio. E' capitata in una classe con bocciati e molti stranieri, cosa che sarà sicuramente arricchente, ma lei teme molto il bullismo e l'isolamento. Che posso dirle per incoraggiarla?
RispondiEliminaMi dispiace per il tuo Preside: l'importante che abbia lasciato un segno, un'impronta di Bene sulle persone che lo hanno conosciuto. Il resto è solo tristezza.
Un abbraccio
Un abbraccio.
Cara Linda, proprio il mio preside diceva sempre: "Non fasciarti la testa prima di averla rotta!"
RispondiEliminaNon preoccupare inutilmente la tua bambina, rasserenala, dicendole che gli insegnanti esistono non solo per insegnare materie di studio ma anche per educare e risolvere i conflitti. Se ce ne saranno, cercheranno sicuramente di porvi rimedio, ma non è detto. Gli studenti stranieri ormai non sono più un problema. Le difficoltà le hanno loro, con la comprensione della lingua, ma si adattano facilmente all'ambiente classe e socializzano senza problemi. Per i bocciati...ce ne sono di tutti i tipi e bisogna aspettare di conoscerli. A volte sono i più amati perchè sono simpatici. Chissà...Aspettate di vedere l'inizio e poi si vedrà. Un abbraccio e un "in bocca al lupo!"
In questi ultimi tempi sto riflettendo tanto sul fatto che non distinguiamo proprio i più cari e più vicini a noi, ma appena chiudono gli occhi improvvisamente la nostra cecità finisce, quando è troppo tardi e non hanno più bisogno di un sorriso, un perdono, una lode.
RispondiEliminaIl tuo post mette il dito sulla piaga: un preside, un nonno, una persona buona, anche il marito della mia vicina di casa, anni fa, è morto nello stesso modo: è uscito di casa, la macchina ha slittato per il cattivo tempo, lui è stato sbalzato fuori ed è morto sul colpo. Tutti lo abbiamo pianto, quando io mi sono ritirata a casa, dopo quell'embolia che mi stava portando dall'altra parte, ero molto debole, la domenica mattina lui mi telefonava: , la stessa macchina che si è schiantata.
È triste iniziare così l'anno scolastico, ma è la vita che ogni tanto ci presenta un conto strano e inaspettato.
Ciao :-)
RispondiEliminaArrivo per caso dal blog di Linda e questo post mi ha colpito.
E' così terribilmente vero quello che scrivi. Tutto può cambiare in un attimo in ogni attimo della nostra vita.
C'è stato un tempo in cui ho sperimentato questa cosa e mai me la dimentico, è impressa nella mia mente in modo indelebile. E' una consapevolezza che a volte si raggiunge con dolore, ma una volta conquistata permette di dare maggior valore a tutto.
Ciao, a presto! :-)
purtroppo la falciatrice di uomini colpisce a caso, e più persone si consoscono e si amano più persone si perdono soffrendo, bisogna godere di ogni attimo felice, finché si può.
RispondiEliminaAnche noi con la scuola, libri, ultimi libri lunedì, inizio anticipato il lunedì, riunione medie dove verrà detto una volta per tutte tutto il programma dell'anno... musica, attività sportive, riprende la grande corsa ehehe ! bellissimo! ciao! :-D