sabato 8 dicembre 2012

Preparativi natalizi



E' giunto il tempo di addobbare l'albero di Natale e preparare il presepe. Da anni non sento più dentro di me la forza di questo desiderio. Ormai in famiglia siamo tutti grandi, mio figlio è adulto, non ci sono più bambini in casa. Eppure, soprattutto da quando non c'è più mio padre, un po' di voglia è tornata. Voglia di tornare bambina, ritrovare i propri cari intorno al presepe, sentire intorno a me quel senso di protezione e calore che solo amorevoli  genitori sanno dare, guardare la sorpresa e la gioia negli occhi del proprio figlio sognando un futuro sempre migliore e ricco di sorprese.

In questo periodo è molto difficile prevedere un futuro roseo e promettente. Basta leggere i giornali, ascoltare le notizie del telegiornale, guardarsi intorno, per capire le gravi difficoltà del momento. Qualche giorno fa sono stata a Torino e ho visto clochards ad ogni angolo di strada. Uomini e donne di tutte le età, coricati per terra su un cartone, abbracciati al loro cane. Erano tantissimi!
La sera, quando vado a dormire nel mio letto morbido, avvolta da calde coperte, in una stanza riscaldata, non riesco a fare a meno di pensare a tutte quelle persone accucciate per terra con questo freddo. Siamo nel 2012 e, non solo non è stata ancora sconfitta la povertà nel terzo mondo, ma nemmeno nei nostri civilissimi Paesi occidentali. 

In ogni caso, proprio per soddisfare quell'indefinibile desiderio d'infanzia, per cercare di pensare positivo, anche quest'anno ho preparato i miei addobbi natalizi, ma in sordina, quasi in punta di piedi. Un alberino "piccino picciò", la natività ridotta all'essenziale, poche lucine, il tutto sul pianoforte, pensando alle tante melodie del Natale suonate con il mio vecchio Steinmann dell'ottocento. 

Tutto cambia, tutto passa...  Solo i valori del cuore restano.


23 commenti:

  1. Sono pensieri che faccio anche io kate, girando per la città e per fortuna che esiste una casa calda e accogliente, e così anche i decori arrangiaticci e schifidi rimediati da me sembrano grande cosa. Quello che conta sono gli affetti di casa.
    Elisa

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    1. Sì, ogni volta che ci guardiamo intorno non possiamo fare altro che rendeci conto di quanto siamo fortunate rispetto a tante altre persone. Però non è giusto che nel 2012 ci siano ancora così tanti poveri e, soprattutto, siano in aumento!

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  2. Anche la laurea appesa al muro sembra addobbata
    per il natale.
    Ancora non ho cominciato,vedrò di farlo nei prossimi giorni.

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    1. Eheheheeh! Anche la laurea sembra rinnovata per il Natale...In fondo sono passati parecchi anni ed è vecchietta anche lei!
      Fatto l'albero?

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  3. A casa, i miei figli hanno pensato a tutto: il grande ha fatto l'albero, la piccola, da sola, ha ideato e realizzato il suo presepe. Io sono rimasta a guardare, un po' imbambolata, distante, quasi... Ma è giusto che la casa riviva e le luci si accendano di nuovo, e che il passato torni alla memoria. Fa bene al cuore.


    Ciao Kat, un saluto affettuoso.

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    1. Io ho un figlio molto poco festaiolo e un po' orso...Se non lo addobbassi io credo che non ci penserebbe proprio all'albero di Natale. I tuoi figli sono proprio dolci, devi esserne molto orgogliosa.
      Saluto affettuoso ricambiato, insieme ad un abbraccio forte!

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  4. Quando arriva il giorno di fare l'albero prende un colpo anche a me!! Ma poi la casa addobbata a Natale mi piace, eccome.
    Mi manca la mia infanzia, quando ero ingenua e non conoscevo la cattiveria delle persone e la loro falsità. Il Natale era candido davvero e quando credevo in Babbo Natale era ancora più bello. Da quando è morta mia mamma il natale non è più lo stesso, è come aver perso la famiglia, quella che si riuniva per le feste.
    E così il Natale è diventata una festa triste a cui vuoi scappare e invece sei lì, prigioniera del momento, desiderando il passato con struggente emozione.
    E' così per tante famiglie.
    Anche mio figlio è grande e dell'albero o del presepe non gliene frega un granchè. Ma io ho sempre cercato di circondarlo del natale del suo calore, per quanto mi è stato possibile.

    A proposito di barboni, sono appena tornata da Berlino e non ne ho visto nemmeno uno. O sono morti o erano in ricoveri per il troppo freddo!!!

    Spesso lo penso anche io che sono molto fortunata. Quando sono al caldo sotto le mie coperte, penso che ci sono persone meno fortunate. ... e quindi si apprezza molto di più quello che è scontato per noi adesso.
    Un bacio

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    1. Vedo che siamo sulla stessa barca. Figlio orsetto e genitori non più con noi. La mia, a dire il vero, c'è, ma non le importa nulla di niente e di nessuno, ormai la sua mente ha cancellato tutto, figuriamoci l'albero di Natale! La magia del Natale non potrà mai più catturarci come una volta, non potremo mai più tornare indietro, ma in fondo anche adesso non stiamo poi tanto male, dobbiamo solo imparare ad adattarci ai cambiamenti.
      Chissà, forse a Berlino i barboni ricevono un'assistenza migliore di quanto succeda da noi. Tra l'altro so che in questi giorni in Germania sta nevicando e non so proprio come farebbero a dormire per strada.
      Basta pensare a queste persone così sfortunate per renderci conto che la nostra vita, nonostante tutto, è ancora molto bella e degna di essere vissuta con serenità.

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  5. Anche a me è un po' scappata la voglia, da quando mia figlia è cresciuta... e l'albero di Natale non lo faccio più da anni.
    Ma a dire il vero l'esteriorità delle feste non mi ha mai acchiappato più di tanto, dall'età della ragione in poi (da piccolo sì, ovviamente, come tutti i bimbi); mi ci è voluta, per l'appunto, una figlia per convincermi a ricominciare ad addobbare la casa per qualche anno.
    Bacini, tuo
    Cosimo

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    1. Eh i figli cambiano sicuramente molto la vita! E' vero che ogni tanto ci danno arrabbiature e preoccupazioni ma, se non ci fossero, mancherebbe veramente la parte migliore della nostra vita!
      Bacini ricambiati!:)

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  6. Una bottarella di malinconia, eh... capita, ma poi passa. Anch'io ho fatto l'albero con le luci sberluccicanti. ciao :-)

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    1. Eh un po' di malinconia non si può evitare, di tanto in tanto! Ma se il passato ci regala momenti di nostalgia, il presente e il futuro sono ancora tutti da vivere e da scoprire e sicuramente ci regaleranno altri momenti belli e altri Natali sereni.
      Ciao!( chissà che, un giorno o l'altro, non ci si incontri in quel di Alba!)

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  7. Io, sono attratta dalle luci, ogni volta che passo davanti ad un giardino con un albero illuminato penso che le persone che vivono in quel luogo sono felici oppure ci provano.D'altra parte si aspetta l'arrivo di Gesù Bambino e le nostre belle speranze debbono essere nutrite da questo sentimento.
    http://i45.tinypic.com/2vi0dw8.gif
    'Notte ♥ vany

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  8. Io, sono attratta dalle luci, ogni volta che passo davanti ad un giardino con un albero illuminato penso che le persone che vivono in quel luogo sono felici oppure ci provano.D'altra parte si aspetta l'arrivo di Gesù Bambino e le nostre belle speranze debbono essere nutrite da questo sentimento.
    http://i45.tinypic.com/2vi0dw8.gif
    'Notte ♥ vany

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  9. Eh le luci del Natale hanno un che di magico! D'altra parte, per fortuna esiste la speranza e, prima o poi, qualche desiderio si avvera. Grazie per la gif animata e buona notte anche a te!

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  10. Sì, quando in casa non ci sono bambini e poi, in un periodo come questo, triste, pieno di problemi, non è facile pensare agli addobbi natalizi....bisogna cercare di ritrovare il "bambino"che è dentro di noi è poi tutto può essere più semplice....so già che dovrò costringermi a preparare il nostro alberello, ma lo farò...la prossima settimana. Ciao cara Katherine, a presto

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    1. E' vero, sembra quasi una vergogna pensare ad addobbi e festoni quando la situazione intorno a noi è così drammatica... ma a volte abbiamo anche bisogno di queste piccole cose per sentirci ancora bambini e rivivere qualche attimo di serenità.
      Un abbraccio!

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  11. Io adoro il Natale, a casa mia non ci sono bambini ma non c'è stato Natale in cui io e mio marito non abbiamo fatto albero e presepio. Sono cose che mi riempiono il cuore.
    Lo scorso fine settimana sono stata a Milano, e non mi sembrava nemmeno più la " mia " Milano, ho viste decine e decine di persone buttate per terra come mucchi di stracci a tendere la mano per chiedere un aiuto, altrettanti nelle scale della metropolitana, altri ci seguivano per strada...in un paese civile queste cose non possono e non devono succedere.
    Ciao, a presto.
    Antonella

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    1. E' vero. In un paese civile certe cose non dovrebbero succedere. E' terribile pensare che certe persone possano ancora morire di freddo e di fame nelle nostre città. D'altra parte sono talmente tanti che è impensabile per noi cittadini riuscire ad aiutarli tutti. Bisognerebbe uscire di casa con un portafogli ben pieno solo per loro. Eppure ci deve essere una soluzione!

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  12. Io quest'anno l'albero non l'ho fatto, ma il presepio sì. Anche perché siamo rimasti solo io e mia mamma, e quando vengono i nipotini o i fratelli, abbiamo appunto il presepio, che è una storia più completa.

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    1. Beh, il Presepe è cristiano, l'albero è pagano. Di questi tempi così difficili è più rassicurante pensare ad un Bambino che ha salvato il mondo piuttosto che ad un albero addobbato. Buon Natale a te e alla tua mamma!

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  13. Ma perché, non c'erano alberi nel presepio? Togliamo quest'idea del cristiano e del pagano, ognuno è così com'è nato e cresciuto, tutti attraversiamo il dolore e la gioia né un Dio amoroso ha figli di serie B. Su questo sono sicura. Personalmente ho fatto un piccolo presepio sotto l'alberello e ho preparato piccoli regali per tutti. Di qualunque fede e non fede siate, auguro ad ognuno la pulizia del cuore e la compassione perché abbiamo tanti poveri intorno, che sono tutti i ladri capaci di ridurre il pianeta al punto in cui è. Personalmente gli farei la fustigazione che ricevette Gesù, ma poiché sono cristiana debbo comportarmi come LUI, quindi niente fine del mondo, per ora, basteranno la vecchiaia e la morte alle quali anch'essi sono condannati.

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  14. I poveretti per strada al freddo ci sono ogni giorno, ma la contraddizione, nel natale dei consumi, è più pungente, e chi se ne dimentica abitualmente almeno in questi giorni fa qualcosa: doni, bollettini.. Per lo meno il Natale serve a qualcosa. Che quando tra parenti non c'è armonia, non c'è Natale che tenga. Io sono fortunata, ormai ho pochi parenti ma amati e amorevoli.

    Trovo bellissim0 il piccolo Presepio conl'albero sul pianoforte, che quando suona lo fa vibrare di armonia!
    Auguri!

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