venerdì 15 novembre 2013

Sogni e paure...



Quand'ero ragazza viaggiavo molto in treno, particolarmente per raggiungere il Conservatorio ad una cinquantina di chilometri dalla mia città. Spesso, dopo le lezioni,  dovevo letteralmente correre per arrivare in tempo e, benché nella realtà non lo abbia mai perso, di notte, durante il sogno, arrivavo regolarmente in ritardo, giusto per vederlo partire davanti al naso.

Insomma, data la situazione, era abbastanza giustificato il fatto di sognare spesso il treno che partiva senza di me, ma ultimamente ho ripreso ad avere incubi in merito e non me ne so proprio spiegare la ragione. 
Qualche giorno fa, tanto per fare un esempio, ho sognato di essere in viaggio con mia madre ( tra l'altro, sana e non fuori testa com'è adesso...)ma, per  qualche strana ragione, abbiamo confuso la fermata per la coincidenza e ci siamo ritrovate, in piena notte, nella stazione sbagliata ad aspettare un treno che poteva anche non arrivare, visto che la coincidenza doveva avvenire da un'altra parte.  Eravamo sole sotto una pensilina, al buio e nella nebbia, ed io ero preoccupatissima, anche per lei, pensando al rischio di rimanere lì tutta la notte... 

Un'altra volta invece mi trovavo addirittura a New york, nel bel mezzo della metropoli, insieme a mio marito. Eravamo appena arrivati, ma la camera non era pronta ed avevamo deciso di fare un giro per ingannare l'attesa. Ad un certo punto, mio marito si era allontanato per cercare un negozio particolare e mi ero trovata sola. Aspetta, aspetta...Il sole tramontava e pian piano calavano le ombre della notte. Che fare? Potevo chiamarlo con il cellulare, ma non era possibile, perché l'avevo dimenticato in valigia. Chiedere di poter telefonare in un bar? Non ricordavo il numero! Prendere un taxi e tornare in albergo? Oh santo cielo! Non ricordavo il nome, ne' l'indirizzo! Così eccomi nuovamente lì, sola e sperduta in un'immensa e sconosciuta città, senza sapere dove andare e come comunicare. Potevo solo rimanere lì, dove ci eravamo lasciati, sperando che mio marito mi ritrovasse. Ma no, mentre pensavo a cosa fare, mi ero spostata e non riuscivo più a raccapezzarmi per tornare al punto di partenza. Panico!

Eccomi poi a Cuneo per un corso d'aggiornamento. Scoprivo che ce n'erano ben cinque ed io non sapevo quale fosse il mio! Provavo ad entrare nella prima aula, ascoltavo per un po'...Ma no! Non poteva essere quello! Allora entravo in un'altra aula... non era nemmeno quella! Intanto il tempo passava ed io continuavo ad aggirarmi lungo corridoi deserti, salivo e scendevo scale, ma non  sapevo assolutamente dove andare.

Pensavo di aver raggiunto l'età per un certo equilibrio ed una rassicurante maturità ma, evidentemente, il mio subconscio non ne è affatto convinto. Questo continuo sentirmi persa, affannata, alla strenua ricerca di una soluzione, mi preoccupa un po'. Sarà l'effetto di questi tempi così difficili in cui si vedono scomparire, ad una ad una, tutte le certezze, sarà l'idea del futuro sempre più nebuloso, con l'età e gli acciacchi che avanzano,  ma è certo che i miei sogni cominciano ad essere inquietanti.

Troverò mai, nelle mie peregrinazioni notturne, una mano amica che mi conduca alla meta?

8 commenti:

  1. Se bastasse una mana amica eccoti la mia, qui, casualmente prima tra le tante.
    Quando stavo in analisi uno dei miei 'compiti' era trascrive subito la mattina dopo i sogni ed il mio quadernetto è pieno di situazioni incredibili, incongruenti, fuori contesto ma che nell'inconscio indicavano, disagi e paure.
    Io ti conosco come una donna forte che sa prendere le decisioni con coraggio (ci conosciamo da tanti anni, non in profondità ma qualche cosa si capisce, non credi?),
    hai avuto un'educazione che anche volendo non ti permette di soprassedere o delegare le tue responsabilità.
    Il tuo organismo è sfinito da questo essere sempre all'erta e nel sonno si lascia andare.
    La situazione di tua mamma è pesantissima e tu non hai mai sosta da anni.
    Fai sogni angosciosi dove ti perdi?
    No, lo temi ma sei presente come un soldatino davanti alla sua garritta.

    sheracercandodicapirecontenerezza

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    1. Grazie mille per la mano! Credo che la afferrerò volentieri!

      kathericonoscenteallasuabuonaamica

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  2. io ci sento molto l'ansia del tuo controllo su tutte le cose... un desiderio di essere perfetta in ogni situazione che ti fa fare questi sogni
    credo
    ...o forse no
    lo sai per certo tu

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    1. Probabile...ho sempre cercato di fare tutto al meglio. M'impegno, ma ho piena coscienza dei miei limiti.

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  3. Kathe, devi fare una qualche scelta a breve? :)

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    1. Che io sappia no! Forse dovrei solo riposarmi un po' di più!

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  4. Il fatto che tu riesca a ricordare così bene i sogni è molto importante, credo. Non sono un addetto ai lavori, ma mi sembra che ricordarli sia un buon segnale: disagio sicuramente, ma disponibilità alla soluzione. Semmai sarebbe da chiedere ad uno specialista, ma da profana mi sento di dirti che ci vedo molta positività, pur nell'ansia e nella sofferenza.

    Un abbraccio cara Kat. Parlane con qualcuno, magari sa illuminarti ed aiutarti.

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  5. Non saprei che dire. In effetti ho una mia teoria in proposito. Io credo che i sogni siano il frutto di tante situazioni vissute mentre si è svegli, poi la mente le rielabora, le mette insieme, spesso anche in modo incomprensibile. E' un po' come se i file contenuti nel cervello si prendessero un po' di libertà e cominciassero ad andare in giro, miscelando gli avvenimenti e costruendone altri. Magari non ci sono veri e propri significati nei sogni. E' il lavorio della mente che non riesce proprio mai a stare ferma. I pensieri si accavallano e si rincorrono senza l'autocontrollo che, normalmente, si usa mentre si è svegli. Mi è capitato anche di sognare " a puntate" e, spesse volte, mi capita di rivedere mio padre. E' il solo modo che ancora mi rimane per restare accanto a lui. Pazienza se qualche volta perderò il treno o mi smarrirò nelle metropoli, ci saranno altri sogni meravigliosi a compensare quelli negativi!

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