sabato 28 novembre 2015

Concerti e ospedali...



Tendenzialmente io sarei una persona tranquilla, che ama la sicurezza della casa, la pace familiare...A casa mia, però, la tranquillità è sempre stata poca, senza contare che mi ritrovo in compagnia di un marito, un figlio ed un cane super-agitati, che devono sempre andare da qualche parte e fare qualche cosa, altrimenti non stanno bene.
E' successo così che mio marito abbia preso i biglietti per il concerto di Madonna a Torino e, nello stesso tempo, abbia continuato a giocare a tennis anche se un tendine d'Achille gli faceva male. Stava fermo un po', poi ricominciava, poi andava a camminare, finché si è risolto a farsi vedere da un ortopedico che, appena l'ha visitato, ha subito preparato i documenti per la sala operatoria. 
Aspettando Madonna

Il pubblico in attesa

Arrivo in gabbia di Madonna

Ingresso spettacolare in scena

Ci siamo ritrovati così, domenica sera, al concerto di Madonna e lunedì mattina all'ospedale. Siamo tornati a casa verso le due e, alle sette e trenta, mio marito veniva già portato via insieme al suo letto verso la camera operatoria.
Pare che, per tutto l'intervento, praticato in anestesia epidurale, abbia descritto dettagliatamente, a medici ed infermiere, il concerto di Madonna.

A me il concerto è piaciuto, ma non sono più abituata alla potenza dei decibel di questi avvenimenti.  Soprattutto nell'ora precedente , una dj ha strillato in continuazione: "Siete caldi? Siete pronti a vedere Madonna?" e, nel frattempo, ci ha propinato una musica ripetitiva fatta di violenti colpi di batteria che sentivo risuonare nel petto, come se avessero dovuto portarmi via qualche organo vitale.  Fatto sta che, poco alla volta, mi è venuta un'emicrania tremenda e sono arrivata a casa che ero uno straccio. La mia preoccupazione era quella che non mi passasse in tempo per accompagnare mio marito all'ospedale. A quel punto, vedendo la mia faccia, credo che avrebbero sicuramente scambiato me per la paziente e mi avrebbero ricoverata con urgenza!

Bene o male sono riuscita a rimettermi in sesto e ho trascorso la giornata socializzando con altri pazienti ed accompagnatori. Mio marito, tutto sommato, non aveva bisogno di nulla, perché non poteva alzarsi, né bere, né mangiare.
Il compagno di stanza di mio marito russava fragorosamente, tanto che, per riposare le orecchie, già provate dalla serata precedente, andavo ogni tanto a trovare la signora della stanza attigua, con la quale avevo fatto conoscenza. Nel corso della conversazione, parlando di ospedali , operazioni ed incidenti motociclistici, si è poi scoperto che la signora in questione e il marito sono i genitori di un nostro amico paraplegico, conosciuto per via dei rispettivi cagnolini, che portiamo a giocare nello stesso parco. E' proprio piccolo il mondo! Attraverso le loro parole abbiamo imparato a conoscere un po' di più il nostro amico ed il suo difficile passato, che a soli 22 anni, per via di un incidente in moto, ha visto rivoluzionare  completamente e coraggiosamente la sua vita.

Ora mio marito è casa. Io sto facendo l'infermiera e il nostro piccolo Terry il valletto inseparabile. Abbiamo tirato fuori la sedia a rotelle pieghevole che avevamo acquistato per gli ultimi mesi di mia madre. Lui, spingendosi con le stampelle, viaggia per il cortile come Spedy Gonzales e non riesco a tenergli dietro. In casa passa da una stanza all'altra zampettando sull'unica gamba sana , tanto da farmi venire il capogiro solo al vederlo, e poi si lamenta di essere stanco.
 

Tranquillità e pace familiare, dove siete?
  

10 commenti:

  1. Ciao Katherine, con quei due tipetti hai proprio un bel daffare, ti mantengono in allenamento e di sicuro non ti annoi!!
    Auguri di una (sicuramente) veloce guarigione a tuo marito e di un po' di relax a te..buona giornata!!

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    1. Grazie mille! Spero veramente che mio marito guarisca in fretta perchè sta mordendo il freno e non riesco proprio più a frenarlo! Buona giornata anche a te!

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  2. Ecco come sovvertire un momento che ad altri avrebbe fatto gridare allo scoramento, e trasformarlo in un momento di ilare preoccupazione. :) Caterina, sapessi come ti invidio (benevolmente, si intende) questa capacità di affrontare la vita! :)
    Auguri di ottima guarigione al paziente impaziente, una carezza al valletto impeccabile, e un grandissimo abbraccio a quella forza della natura che corrisponde alla infermiera Kathe :)

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    1. Eh questa forza della natura sta cominciando a perdere i colpi! Speriamo di trovare un po' di pace o finirò per esaurirmi! Mi viene sempre in mente quel che diceva mio padre, quando si trovava invischiati nei nostri guai: "Se non sono ancora diventato matto è solo perchè non è destino che lo diventi!"
      Ora posso anch'io dire le stesse cose eheheheh!

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  3. E QUESTA SERA"KUL FUSTJORB" DI TERRY HA MOVIMENTATO ULTERIORMENTE LA VOSTRA ESISTENZA...

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    1. Già, un altro bel colpo alla mia vita già stressata!. Per fortuna il Cielo ci ha aiutati!

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  4. stai attenta a quello che desideri...prima o poi si avvera... in fondo la caviglia ingessata è una conseguenza indiretta... che dici?

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    1. Dici che volevo inconsciamente fermare un po' mio marito! E quello chi lo ferma! E' una forza della natura!

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  5. La tua descrizione dell'ora precedente al concerto è da premio Pulitzer :-)
    Bravi, tu e tuo marito,che non vi fate fermare da qualche "piccolo" acciacco e ve ne andate a un concerto rock. Siete uno spot contro la sedentarietà!

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  6. Ah per questo non credo siano molti ad andare ad un concerto rock poche ore prima di un intervento chirurgico! E' già tanto che non abbiano ricoverato anche me! ;)

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