giovedì 13 febbraio 2014

Elucubrazioni mentali



Ho molto apprezzato gli interessanti interventi al post precedente. Non avrei mai immaginato che le mie avventure/disavventure scolastiche potessero scatenare una così piacevole discussione e di questo vi ringrazio ancora.

Per terminare il discorso posso dirvi che la canzone "Aisha" è stata inoltre presa in esame dagli insegnanti di Francese, che l'hanno fatta studiare a memoria e tradurre. Tutti l'hanno imparata benissimo, significato compreso.

Anche il ragazzino autistico che, spesso, accompagnato dal suo insegnante di sostegno, viene nell'aula di musica attratto dai suoni, ha interiorizzato la canzone roteando le braccia, segno indicativo del suo gradimento e, uscendo in corridoio nell'intervallo, incontrata a caso la prima ragazzina, le si è parato davanti guardandola fissa negli occhi e gridando: "AISHA!" non senza provocare nell'ignara malcapitata una certa dose di spavento.


Rifletto sul fatto che l'essere umano sia portato a sviscerare, analizzare, esaminare, trovare spiegazioni ai fatti della vita riuscendo, almeno qualche volta, a renderli molto più complicati di quanto lo siano realmente.


Vi racconterò quindi un altro episodio delle mie mattinate a scuola.


Dovete sapere che ho l'abitudine di creare dei cd con brani che possano corredare musicalmente le mie lezioni teoriche, impiegando anche parecchie ore per cercare proprio quelle melodie che mi servono e che possono essere accattivanti per i ragazzi. Nelle terze, in questo periodo sto parlando della musica americana  facendo ascoltare brani che vanno dallo spiritual al blues, jazz, country, rock, rap, scendendo verso il centro America con il reggae e le danze caraibiche e ancora più a sud fino al tango argentino , al samba brasiliano e ai canti degli Inti-Illimani.



Venerdì ero appunto in una terza dove avevo inserito il cd nel computer della LIM. Il lunedì seguente, trattando lo stesso argomento in un'altra terza, sono andata a prendere il cd scoprendo di possederne solo la custodia. Ricordando di averlo usato nell'altra classe, ho mandato una ragazzina a chiedere la restituzione del cd.


La ragazzina è tornata dicendo che nel lettore CD il disco non c'era.

"Benedetta ragazza, quando mai ho parlato di lettore CD?  Ho usato il disco nel computer della LIM! Per favore, qualcun altro può andare a riprenderlo nell'altra classe?"


Una nuova ragazzina, molto fidata e giudiziosa, si è offerta. E' tornata dicendo: "Il cd non c'è"

Allora ho pensato di essere stata io ad averlo messo chissà dove e, sicura di non poterlo ritrovare, maledicendo la mia sbadataggine, ho trascorso il pomeriggio alla ricerca di tutti i brani per ricreare un cd simile al precedente.


Il giorno dopo, avendo nuovamente lezione nella classe del venerdì precedente, ho domandato:

"Ragazzi, ieri avete aperto il lettore del computer per vedere se vi fosse rimasto il mio disco?

"Noooooo!"

"Ma, allora, come avete potuto asserire che non ci fosse?"

"Beh, la ragazza ha detto che l'aveva lasciato quella mattina, invece lei da noi non era venuta, pertanto non aveva potuto dimenticarlo nel computer!"

"Santo Cielo, quando mai ho detto di essere venuta da voi ieri mattina?"

Abbiamo acceso il pc, aperto il lettore ed eccolo lì, l'oggetto tanto cercato! Riprenderlo era stata questione di pochi minuti.


Insomma, la mia richiesta era semplicemente e banalmente quella di recuperare un disco dimenticato in un computer ma: 


1)Non avevo tenuto conto che, trattandosi di cd, i ragazzi potessero collegarlo al lettore cd e non al computer, cercandolo quindi nel posto sbagliato.

2)Non avevo pensato che gli alunni potessero non ricordare di avermi vista inserire un cd nel computer quando, di solito, utilizzo una chiavetta

3) Non avevo previsto che la ragazzina mandata a prendere il cd immaginasse che l'avessi dimenticato quella mattina e non il venerdì precedente.

4) Infine, la  classe aveva dato per scontato che il cd non potesse esserci visto che quella mattina non ero stata da loro, senza preoccuparsi di controllare.


Mi viene in mente un commento in un mio post di qualche tempo fa: " I ragazzi sono talmente abituati a leggere le frasi su Facebook e similari che non riescono più a capire ciò che sentono."


La prossima volta scriverò un bigliettino, direttamente alla collega presente in classe: 
"Si prega di accendere il computer e controllare se nel lettore vi sia un disco dell'insegnante di musica"


Ce la farò a farmi capire?

15 commenti:

  1. Ciao Katherine, ho letto anche il post precedente...l'argomento da te trattato tramite la canzone, era , anzi è molto interessante... Ma spesso i nostri giovani, anche se in un primo momento si mostrano interessati e si lasciano coinvolgere, da soli finiscono col ridimensionare e trattare il tutto con una superficialità disarmante.... Ma è comunque importante parlare e cercare di farli interessare.
    È vero quel che dici in questo post: comunicare nella maniera consona a noi "grandi" è sempre più difficile...il linguaggio dei giovani è diverso dal nostro e a volte ci può spiazzare. Quanto al turpiloquio a me non è mai piaciuto: non ci sono stata mai abituata .
    Concludo lasciandoti un caro saluto . Buon san Valentino e lieto fine settimana

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    1. Ma! A volte io chiedo conferma sul fatto che io parli in italiano, in modo chiaro e senza difetti di pronuncia. Mi dicono di sì- Allora perchè non mi capiscono? Hanno sempre la testa tra le nuvole questi ragazzi!

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  2. Beh un misunderstanding che visto l'ambiente "caotico" della scuola poteva anche starci e poi i ragazzi su certi particolari sono diciamo distratti :-)))

    Peraltro anche noi "adulti" siamo spesso distratti e poco attenti al prossimo ed alle sue parole, quindi ragazzi assolti. Che ne dice Prof, è d'accordo :-)))?

    PS: Ah. Gli Inti - Illimani...

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    1. ECCO...siamo tutti quanti distratti e poco attenti al prossimo e alle sue parole, ecco perchè non ci si capisce più e viviamo nel caos! :(

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  3. Bello che vi siano delle insegnanti di musica come te, gente che insegna davvero la musica. Allora c'è speranza :)
    Già, ma la collega? Per gli alunni sarà stato un po' pigrizia un po' distrazione... ma per la collega?

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    1. La collega? Ma! Probabilmente si sarà fidata degli alunni. In fondo io avevo mandato le ragazzine a chiedere il cd alla classe. Ormai ognuno di noi vive nella sua casettina con i suoi compiti ben precisi. In ogni caso, tutto è bene quel che finisce bene!

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  4. Più che un bigliettino, ti consiglierei un SMS: è l'unico "linguaggio" che capiscono nel senso che è l'unico che tiene alta la loro attenzione. Sono distratti questi ragazzi ... sembra che ascoltino, ma in realtà captano solo una parte di quello che diciamo. A volte pure mio figlio che è già adulto, ma facente parte della generazione dell'informatica, vive su un altro pianeta e non è insolito per me dovergli dire "Guarda il labiale" (si offende, ma è l'unico modo per non dover poi dirgli "ma se te lo avevo detto !!"), Ciao:). Buona giornata. Marilena

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    1. Ah! Non parliamo di figli! Al mio devo sempre ripetere le domande almeno tre volte prima di ottenere risposta. Ho anche il sospetto che sia diventato un po' sordo, a dire la verità! :(

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  5. forse meglio mettere un post it. perdere un cd per me è sempre una tragedia. ho tantissima roba in mp3, ma ma la perdita dei cd, originali, mi fanno sbroccare

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    1. Eh, figurati un po' a me! Ero quasi sicura di aver lasciato il cd nel computer di quella classe, ma tutti asserivano di no, pertanto le mie convinzioni hanno vacillato. Possibile che tra tutti quei 25 ragazzi e l'insegnante a nessuno sia venuto in mente di aprire il vano cd del computer per vedere se vi fosse il cd? Mi sembra quasi impossibile che nessuno l'abbia fatto!

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  6. MI sai che non ce la farai. L'evolizione mentale dei giovani è talmente rapida che la prossima volta dovrai inserire il punto 5!
    Ad ogni modo la prossima volta invece del supporto materiale, del cd, ti conviene utilizzare il cloud. Così ovunque sei trovi i tuoi file.

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    1. E bravo, bella soluzione. Ma tu davvero pensi che nella mia scuola ci sia la copertura ADSL in tutte le classi? C'è soltanto in tre su diciotto classi! Io porto tutto già scaricato da casa: filmati di youtube, power point, appunti in word, fotografie...La LIM si trova soltanto in cinque classi e, nel mio caso, in tre su nove. Nelle altre, se voglio far sentire un brano musicale, mi devo portare dietro i cd da mettere nel lettore. Tu sei troppo avanti, caro mio! ;)

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  7. Credo, purtroppo, che social network e altri 'accidenti' abbiano disincentivato l'uso autonomo del pensiero. Pigrizia certamente che non aiuto neppure all'apprendimento.

    sherazadetornacinguettarepresto ;)

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  8. Già...ci stiamo abituando a trovare tutto fatto e pensato. Noi vecchierelli abbiamo, per fortuna, avuto i nostri tempi per formarci la capacità di pensiero e qualcosa ci è rimasto, ma i ragazzi di oggi non sono più abituati a pensare!

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  9. avevo fatto un corso di comunicazione dove spiegavano che gran parte dell'informazione che tentiamo di trasmettere agli altri si perde per strada, allora non resta altro che ripetere ripetere ripetere (solo che, aggiungo io!, così rischio di sembrare rimbambito o rompino! LOL ). ciao.

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